SESSIONE ENDODONZIA
SESSIONE ENDODONZIA
Diversi fattori rendono la microchirurgia endodontica un trattamento complementare essenziale per la guarigione delle infezioni periradicolari, prolungando così la durata dei denti naturali e migliorando significativamente la qualità della vita dei pazienti. Questo approccio presenta spesso sfide significative per i medici.
Tuttavia, con una pianificazione meticolosa, queste sfide possono essere gestite in modo efficace, riducendo i rischi e aumentando le percentuali di successo delle procedure di sopravvivenza dei denti.
Esploreremo gli ultimi metodi disponibili per superare le diverse sfide cliniche incontrate nella microchirurgia endodontica.
La sagomatura canalare è da sempre uno dei momenti fondamentali della terapia endodontica , da anni l’utilizzo di strumenti rotanti in nichel titanio ha enormemente facilitato questa fase e i continui aggiornamenti delle leghe ha in parte modificato le metodiche d’uso degli strumenti stessi. Nella relazione verranno analizzati tutti gli aspetti clinici che ci guidano nella scelta degli strumenti in funzione delle differenti situazioni anatomiche da affrontare.
Il riassorbimento delle radici è un processo patologico che comporta la distruzione delle strutture delle radici dei denti, spesso innescato da traumi, forze ortodontiche o infiammazioni. Questa condizione pone sfide significative nella diagnosi e nel trattamento a causa della sua natura complessa e variabile. I recenti progressi, in particolare nelle tecnologie di imaging come la tomografia computerizzata a fascio conico (CBCT), hanno migliorato la diagnosi precoce e la valutazione del riassorbimento radicale. Una comprensione più approfondita della diagnosi differenziale tra tutti i tipi di riassorbimento radicolare sta aprendo la strada a strategie di gestione più efficaci e personalizzate. Sono necessarie ulteriori ricerche per perfezionare questi approcci e migliorare i risultati per i pazienti.
L’endodonzia digitale rappresenta l’integrazione di tecnologie digitali avanzate nella pratica endodontica, capaci di migliorare significativamente la diagnosi, la pianificazione del trattamento e l’accuratezza delle procedure.
L’endodonzia digitale rappresenta un progresso significativo della disciplina, offrendo maggiore precisione, risultati più predicibili e migliori cure per i pazienti.
L’implementazione di queste tecnologie richiede un investimento in formazione e attrezzature, ma può apportare notevoli benefici sia ai professionisti che ai pazienti.
Integrando strumenti e flussi di lavoro digitali, gli odontoiatri possono fornire cure di qualità superiore, migliorare l’efficienza e rimanere all’avanguardia nelle nuove tecnologie dentali.
Negli ultimi 20 anni si è verificata un’eruzione vulcanica di tecnologie in Endodonzia. Lo sviluppo e l’evoluzione delle diverse leghe NiTi, il debutto di materiali biocompatibili, l’avvento della CBCT per una migliorata diagnostica. Queste tecnologie minimamente invasive promuovono la massima conservazione della struttura del dente, ma secondo un vecchio aforisma enunciato da Herbert Schilder, per il successo della terapia endodontica, “ciò che viene rimosso” è più importante di “ciò che viene introdotto” nel sistema canalare. In questa visione, l’irrigazione attivata dal laser e più specificamente la tecnologia SWEEPS rappresentano un metodo rivoluzionario per la disinfezione 3D del sistema canalare radicolare. Questo esclusivo metodo di irrigazione produce un efficace cavitazione di fluidi nel sistema canalare radicolare come risultato del fenomeno fotoacustico generato dall’energia laser ad impulso ultra-corto e doppio del laser Erbium;YAG, erogata da una punta mantenuta ferma nella cavità di accesso del dente. In questo modo, l’uso di EDTA e NaOCl, o di soluzioni alternative, migliora l’effetto di detersione e decontaminazione dei canali radicolari rispetto ai metodi convenzionali. Il protocollo SWEEPS è convalidato da numerosi studi in vitro, supportato dati ed esperimenti pubblicati e non e confermato da migliaia di casi clinici eseguiti.
Obiettivi di apprendimento
I materiali cosiddetti “bioceramici” sono stati un’evoluzione del Mineral Trioxide Aggregate che ormai tre decadi fa ha rivoluzionato la gestione di alcune problematiche cliniche complesse che fino alla sua introduzione avevano prognosi infausta come perforazioni, apici beanti e riparazioni chirurgiche dei difetti dei tessuti duri. Il limite principale dell’MTA costituito prevalentemente da silicati di calcio era la sua consistenza e la difficoltà di applicazione che ne limitavano le possibilità di utilizzo soprattutto come cemento in endodonzia ortograda. L’evoluzione dei materiali a base di silicati di calcio biocompatibili e bioattivi ha permesso di migliorare le proprietà fisiche e di scorrevolezza producendolo in diverse tipologie da quella putty a quella di cemento fluido con diverse indicazioni e caratteristiche di utilizzo. Le evidenze scientifiche dimostrano che questi materiali, oltre ad essere ben tollerati da parte dei tessuti periapicali presentano anche attività antibatterica ed un efficace sigillo e adesione alle pareti canalari. Nel presente corso verranno analizzate le differenze tra i diversi materiali che il mercato ci mette a disposizione e ne verranno illustrate le modalità d’uso nelle diverse situazioni cliniche.
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Sigillanti bioceramici: nessun segreto: consigli per ottenere un risultato ottimale con un’otturazione centrata sul paziente utilizzando sigillanti bioceramici.
Una conoscenza approfondita delle caratteristiche del sigillante bioceramico è fondamentale per consentire al clinico di utilizzare il materiale con sicurezza. L’obiettivo della lezione è analizzare tutte le caratteristiche del sigillante per comprenderne il corretto utilizzo e trarne tutti i benefici nella pratica clinica.
Molti clinici sono riluttanti a utilizzare il sigillante bioceramico a causa dei numerosi dubbi derivanti dalla scarsa conoscenza del materiale; d’altra parte, molti clinici nutrono un’eccessiva fiducia nel sigillante bioceramico, pensando che possa essere utilizzato in tutte le situazioni. Il sigillante bioceramico non ha proprietà magiche e deve essere utilizzato correttamente.
Durante la lezione verranno discussi anche alcuni aspetti interessanti riguardanti il sigillante bioceramico, come la ritrattabilità, la possibilità di essere utilizzato con tecniche a caldo, la possibilità di sostituire l’MTA in casi selezionati e l’impatto sul risultato della terapia anche in caso di sovrariempimento.
Durante la lezione verranno presentati numerosi casi clinici e verranno presentati anche dati sull’esito di denti con lesioni periapicali. Al termine della lezione, il partecipante avrà una conoscenza completa delle caratteristiche e delle potenzialità di CeraSeal, comprendendone l’enorme valore in termini di ergonomia nella pratica clinica e riconoscendo che la condensazione idraulica a freddo è una tecnica valida anche in presenza di apici di grandi dimensioni o piccole perforazioni.
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