Negli ultimi anni l’industria ha posto un’enfasi considerevole sulla tecnologia degli scanner intraorali, promettendoci risultati clinici senza precedenti. Tuttavia, ricerche recenti hanno evidenziato una significativa lacuna in questa premessa: le caratteristiche intrinseche degli scanner e l’intervento umano possono influenzare negativamente i risultati finali. Non solo l’accuratezza (verità e precisione), ma anche la difficoltà di realizzare una scansione continua senza introdurre un effetto saldatura (simile a quello tipico dei processi di restauro delle tazze in ceramica ideati alla fine del 1400 da ceramisti giapponesi e conosciuti con il nome di Kintsugi). L’obiettivo è ottenere una mesh che consenta di progettare e realizzare una struttura in zirconia integrale che si alloggi passivamente e che si possa stabilizzare senza tensioni sugli impianti, con un flusso totalmente digitale. Per iniziare, si deve evitare una scansione che risulti da un insieme frammentato con linee di saldatura che possano distorcere, deformare e alterare la forma dell’arco che stiamo scansionando. Successivamente, per affrontare e compensare gli errori che si generano durante la scansione, entrano in gioco il software IOSFIX® e il suo algoritmo avanzato. Mediante IOSFIX® e protocolli rigorosi, questi errori vengono eliminati e compensati, stabilendo un nuovo standard in precisione ed efficacia nell’odontoiatria digitale. IOSFIX® standardizza la mesh e, grazie alla calibrazione offerta dal RINGFIX®, la dimensione di qualsiasi componente scansionato è conosciuta, consentendo di correggere sia la precisione che la verità dimensionale.